Shibuya è il quartiere trendy per eccellenza di Tokyo. Tutte le cose che sono entrate a far parte della cultura popolare di Tokyo sono state lanciate nelle strade di Shibuya. Non per niente è chiamato il quartiere giovane di Tokyo, qui le strade sono dominio dei teenagers! E' davvero difficile vedere persone sopra i 30 anni qui! Di conseguenza qui troverete tutti i negozi necessari per darvi allo shopping più sfrenato.
Al centro della piazzetta davanti alla stazione trova il suo posto la statua di
Hachiko, un cane della razza Akita, famosissima in tutto il Gippone. Il padrone di Hachiko, un insegnante, si spostava ogni giorno, per lavoro, con il treno; Hachiko lo accompagnava alla stazione ogni mattina e andava a riprenderlo ogni sera. A causa di un incidente ferroviario, il suo padrone perse la vita un giorno del lontano 1935. Da quel giorno Hachiko ha continuato ad aspettare il ritorno del suo padrone alla stazione di Shibuya per sette anni. Le persone si commossero così tanto che decisero di innalzare una statua in onore di Hachiko, diventato ormai simbolo di fedeltà.
Shibuya, in realtà è semplicemente un quartiere pieno di negozi di tutti i tipi, boutique, locali e ristoranti, frequentatissimo a tutte le ore del giorno e della notte, soprattutto dai "ragazzini". La varietà della "fauna" locale è sorprendente. Nemmeno negli anime e nei manga troverete dei personaggi così strani, vestiti nella maniera più impensabile, con i capelli di tutti i colori e tagli. Ci sono locali, grandi magazzini, librerie, parrucchieri che massaggiano i clienti (ben visibili dalla strada, grazie alle ampie vetrate dei palazzi)…La caratteristica forse dominante di Shibuya è, però, la zona dei Love Hotels. Alle spalle delle vie principali, addentrandosi nelle stradine più piccole, ci si ritrova in un brulicare di localini equivoci (con espliciti cartelloni davanti) e alberghi dell'amore. I Love Hotels nascono principalmente per permettere alle coppie, regolari o clandestine, di avere un luogo in cui amoreggiare senza problemi. I clienti dei Love Hotels sono sia coppie che vogliono mantenere l'anonimato, sia coniugi che, vivendo in appartamenti troppo piccoli, hanno bisogno di stare da soli senza i figli, o ragazzi giovani che vogliono passare insieme qualche ora e si portano le buste della spesa in cui c'è cibo a volontà (nel caso che venisse fame): da brava detective, la vostra Usagi si è messa a seguire una coppietta che si aggirava fra i vari alberghi finché lei non ha scelto quello che preferiva. In effetti la scelta di un Love Hotel viene fatta in base al gusto personale degli innamorati.
Gli alberghi si differenziano esternamente, per quel che riguarda l'architettura dell'edificio, economicamente, e i prezzi variano a seconda se si intende restare qualche ora o tutta la notte, ed internamente. Una volta entrati è possibile visualizzare le fotografie delle singole camere ancora disponibili, sceglierne una e, su un monitor, vedere le ulteriori foto dell'interno, del bagno e degli optional: ad esempio molte camere hanno l'impianto per il karaoke (nel caso si volesse fare una cantatina, giusto per riscaldarsi un po'…), oppure per la play station (e non esiste nulla di più romantico di una bella partita alla Playstation con il proprio compagno…). Scelta la stanza, ci si reca alla reception. Della persona nel gabbiotto si intravedono solo le mani: si potrà pagare la stanza senza dover dare nessun nominativo o documento e tutto resterà nel più assoluto anonimato. Alcuni alberghi sono abilitati anche ad una reception automatizzata, quindi non ci sarà nessun "testimone" dell'incontro amoroso. Sebbene possa sembrare una soluzione un po' particolare, bisogna dire che l'idea dei Love Hotel non è affatto male… Magari potrebbe prevenire il drammatico problema dei maniaci che si divertono a spiare, quando non fanno di peggio, le coppiette costrette ad appartarsi in macchina per mancanza di altri posti tranquilli. Soluzione che comunque difficilmente vedrà la luce nel nostro paese. (Ma va?!)
La piazza di Shibuya era l'"habitat" di una razza oggi ormai estinta: le "kogyaru" o "kogal! Scarpe alte 10 cm, abbronzatissime, truccatissime, lenti a contatto dei colori più improbabili, vestiti dai colori più assurdi, unghie finte lunghe 5 cm, in qualunque modo le vogliate chiamare, sono un' icona del quartiere più trendy del mondo che appunto è Shibuya!.... o meglio, lo erano.... nell'estate del 2001 il fenomeno era ormai esaurito.
Shibuya con la pioggia XD °_° ma non è Mika Nakashima quella sul manifesto?
...in
questa c'è pure il manifesto di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban.
INFO:Nihon no Seikatsukankyou